LE FAVOLE DELLA NOTTE DI MEDIGLIA - III
IL GALLO ARROGANTE
C'era una volta un gallo superbo arrogante e presuntuoso. All'inizio non lo era poi molto ma dopo un po' si era convinto di essere talmente importante da essere lui persino a far sorgere il sole! All'alba infatti lui si piazzava in mezzo all'aia e gridava: "Sole, sorgi, sono io che te lo ordino". E il sole, ovviamente, sorgeva...
E così lui, tutto tronfio, andava in giro a svegliare tutti e a comandare su tutti: cacciava i galli vecchi dalla loro stia, disperdeva i galli giovani dalle loro gabbie, rincorreva le galline, diceva ai polli che gli stavano simpatici che si sarebbe occupato lui di loro, diceva agli amici di altri galli che NON AVREBBERO DOVUTO ESSERLO e così via...
Ogni tanto si fermava soddisfatto ad osservare il pandemonio che aveva provocato dicendo: "In questo pollaio NON SI MUOVE FOGLIA CHE IO NON VOGLIA!".
Una mattina però questo galletto si svegliò un po' più tardi. Corse fuori dalla stia, preoccupatissimo che il sole non fosse sorto. Ma... IL SOLE ERA SORTO LO STESSO! Tutti gli altri polli e pure le oche, le anatre e i tacchini si misero a ridere a crepapelle. E il gallo arrogante si chiuse nella sua gabbia, nascondendosi per la VERGOGNA...
C'era una volta un gallo superbo arrogante e presuntuoso. All'inizio non lo era poi molto ma dopo un po' si era convinto di essere talmente importante da essere lui persino a far sorgere il sole! All'alba infatti lui si piazzava in mezzo all'aia e gridava: "Sole, sorgi, sono io che te lo ordino". E il sole, ovviamente, sorgeva...
E così lui, tutto tronfio, andava in giro a svegliare tutti e a comandare su tutti: cacciava i galli vecchi dalla loro stia, disperdeva i galli giovani dalle loro gabbie, rincorreva le galline, diceva ai polli che gli stavano simpatici che si sarebbe occupato lui di loro, diceva agli amici di altri galli che NON AVREBBERO DOVUTO ESSERLO e così via...
Ogni tanto si fermava soddisfatto ad osservare il pandemonio che aveva provocato dicendo: "In questo pollaio NON SI MUOVE FOGLIA CHE IO NON VOGLIA!".
Una mattina però questo galletto si svegliò un po' più tardi. Corse fuori dalla stia, preoccupatissimo che il sole non fosse sorto. Ma... IL SOLE ERA SORTO LO STESSO! Tutti gli altri polli e pure le oche, le anatre e i tacchini si misero a ridere a crepapelle. E il gallo arrogante si chiuse nella sua gabbia, nascondendosi per la VERGOGNA...
Testo riportato dalla pagina del Gruppo "Mediglia 8"

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